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domenica 17 maggio 2020

Se Alessandro avesse avuto un word (Momenti di me)


Se Alessandro avesse avuto un word, oggi sapremmo qualcosa in più sul matrimonio di Renzo e Lucia. Metti che dopo qualche anno dalla fine del romanzo avessero deciso di divorziare. Non lo sapremo mai. Perché Alessandro non aveva un word, ma solo pennino e calamaio, e per scrivere il proseguimento della storia avrebbe dovuto richiedere un supplemento di vita. Quella vissuta gli era servita quasi tutta a correggere bozze su bozze, a mano e a lume di petrolio.

Lo so che con tutte le magliette studentesche sudate sul capolavoro della letteratura italiana ci si potrebbe asciugare il famoso ramo di lago, figurarsi quanti laghi si sarebbero potuti prosciugare con i capi di abbigliamento sudati sul seguito della storia che non è mai stata scritta.  La letteratura piange una perdita.
Fortunati gli scrittori di oggi a cui basta un click per riscrivere interi capitoli senza impatto sul consumo globale delle materie prime per la produzione di carta. 
Questo mi dico mentre mi accingo a correggere le mie bozze sul word alle cinque del mattino, al lume della lampada da tavolo a basso consumo energetico. Che sarà pure basso, ma sulla bolletta ci fa la sua bella figura in compagnia di tutti i bassi consumi che vado accendendo qua e là alle cinque del mattino e che dimentico accesi per il resto del giorno. Ma non si può pensare allo spreco energetico mentre sei nel pieno svolgimento di un atto creativo.
Se Alessandro avesse pensato al consumo di petrolio del suo lume, la mamma di Cecilia non sarebbe mai stata 
"una bellezza velata e offuscata, ma non guasta, da una gran passione, e da un languor mortale".
"Ecco, vedi, adesso va meglio" dico al foglio virtuale riveduto e corretto dopo un tot di tempo passato a pigiare lettere punti modifica seleziona cancella e salva.
A quel punto il video comincia a parlare 
"Vuoi salvare la nuova versione di xxx?"
" E certo, te l’ho appena detto", gli rispondo, e intanto cerco di capire su quale benedetto tasto devo poggiare l’indice per fornirgli la risposta che cerca.
Lui lampeggia di irritazione. Tempo scaduto. Non lo dice ma appare chiaro dal modo in cui si veste improvvisamente a nero.
"Ehi, tu, non fare scherzi" gli dico con voce quasi supplichevole
Sembra commosso, mi mostra una serie di gengive arcobaleno su cui compare una scritta che non faccio in tempo a leggere perché nel frattempo, dallo scoraggiamento che m’è preso, ho chiesto aiuto a una camel leggera e questa se la prende calma nel rispondermi:" D’accordo, prendimi pure ma senza un accendino non so come faccio a darti una mano"
Comunque alla fine ci siamo accordate, io e la camel, appena in tempo per sentire da un nuovo vestito nero del pc l’annuncio: "Il computer sta per spegnersi"
"Cavolo, che diavolo stai facendo, chi te l’ha chiesto?" 
Lui lampeggia imperterrito fino al buio totale di pochi secondi, seguiti da un nuovo bagliore e da una vocina sottile sottile che dice:
"Tranquilla, sorridi, sei su candid camera. La nuova versione di windows è stata installata"
"La nuova versione? E chi la voleva? A me andava bene la vecchia col file rifatto. Adesso la versione è nuova ma il file è quello vecchio…Va’ che sei un po’ stronzo però…"
Una soddisfazione me la dovevo pur togliere per la mezzora persa.
Chissà quali improperi mandava Alessandro alla boccetta d’inchiostro che si rovesciava sulla pagina appena riscritta, cancellando impietosamente il lavoro di un’intera notte.


1 commento:

  1. Io, a furia di scrivere solo sulla tastiera, comincio a scrivere con difficoltà a penna, e sì che ne ho riempiti di fogli con la penna, prima come studente e poi come insegnante.
    Ho nostalgia della penna. Non è detto che 'renda' di meno, perchè prima di scrivere si pensa a lungo, ma poi si fanno meno limature.
    Credo che già esista una lavagnetta dove scrivi a penna e poi il pc impara a leggere la tua scrittura e te la trasforma in caratteri di stampa, ma costa ancora parecchio e non voglio far diventare più ricchi quelli che già lo sono abbastanza. Aspetterò che, con la concorrenza, il prezzo cali.
    Penso che con questo metodo Alessandro avrebbe avuto il tempo anche di scrivere il seguito. Ad esempio, come ha fatto Renzo a sopportare per anni in casa una suocera tanto intrigante? Un mio amico, dopo qualche mese di convivenza con la suocera, le disse "Se avessi sposato lei anzichè sua figlia, avrei divorziato dopo tre giorni."

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